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Documentation

Il trust è un impegno (obbligazione naturale) che un soggetto (il Trustee) assume con riferimento a determinati beni (il trust fund) che gli vengono trasferiti da un altro soggetto (chiamato Disponente oSettlor), affinchè tali beni siano amministrati nell’interesse di determinati Beneficiari, ovvero di uno scopo specifico.

Il Disponente ed il Trustee possono essere sia persone fisiche che giuridiche, ed il trasferimento dei beni dall’uno all’altro avviene proprio in considerazione dell’impegno assunto dalTrustee, che quindi diviene titolare di un diritto di proprietà “finalizzato” agli scopi del trust. Questa “finalizzazione” della proprietà, che comporta l’assoluta esclusione del Trustee dai Benefici del trust fund, è l’elemento che qualifica il trust rispetto all’ordinamento italiano, in quanto realizza una distinzione tra proprietà “legale” (che spetta al Trustee) e proprietà “equitativa” (spettante ai Beneficiari) del tutto sconosciuta ad esso. Solo la ratifica della Convenzione dell’Aia consente quindi di far valere in Italia gli effetti giuridici di tale distinzione, ed in particolare la “segregazione” del trust fund rispetto al patrimonio personale del Trustee, del Disponente e dei Beneficiari. Con il conferimento in Trust il Patrimonio assume una sorta di “autonomia” che lo rende indifferente alle vicende successive (morte, incapacità o insolvenza) delle persone coinvolte. Nella pratica si riscontra spesso la nomina anche di un altro soggetto (Protector), nel quale il disponente riveste particolare fiducia, con funzioni di controllo e di supplenza del Trustee.

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Normativa

La normativa di riferimento in materia di trust: la convenzione internazionale di riconoscimento di tale istituto e la disciplina tributaria italiana.

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Prassi

I documenti di “prassi” in materia di trust elaborati dall’Agenzia delle Entrate, dal Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti, dal Consiglio Nazionale del Notariato e da altre autorità amministrative. Essi forniscono ai contribuenti autorevoli orientamenti, seppur privi di efficacia vincolante, in ordine alla maggior parte delle problematiche connesse all’istituto del trust, sia in ambito civilistico che in ambito fiscale.

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Giurisprudenza

La giurisprudenza ha svolto, e tuttora esercita, un ruolo-chiave nel porre i cardini per il riconoscimento dell’istituto del trust nell’ordinamento italiano, in assenza di una specifica disciplina interna sul piano civilistico, nonchè ha posto delle importanti linee-guida di riferimento per il contribuente in materia tributaria.

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Dottrina

I documenti di “prassi” in materia di trust elaborati dall’Agenzia delle Entrate, dal Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti, dal Consiglio Nazionale del Notariato e da altre autorità amministrative. Essi forniscono ai contribuenti autorevoli orientamenti, seppur privi di efficacia vincolante, in ordine alla maggior parte delle problematiche connesse all’istituto del trust, sia in ambito civilistico che in ambito fiscale.